EAT-26

Test degli Atteggiamenti Alimentari


Inizia il test

  • Fascia d'età

    16+ anni

  • Numero di domande

    26

  • Prezzo

    Free

Panoramica

Il Test degli Atteggiamenti Alimentari (EAT-26) è uno strumento di autovalutazione utilizzato per identificare i sintomi e i comportamenti associati ai disturbi alimentari. Sviluppato originariamente nel 1982 da Garner e colleghi, il test è stato ampiamente validato ed è una delle scale di screening più diffuse per rilevare comportamenti alimentari disfunzionali in popolazioni diverse.

Obiettivo

Il principale obiettivo dell'EAT-26 è di identificare i comportamenti e le attitudini alimentari che potrebbero indicare un disturbo alimentare. Gli obiettivi specifici includono:

  • Screening: Identificare le persone che possono essere a rischio di sviluppare disturbi alimentari.
  • Intervento precoce: Facilitare la diagnosi precoce per permettere interventi tempestivi e supporto terapeutico.
  • Valutazione del rischio: Misurare l'intensità dei sintomi legati a disturbi come anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata.

Struttura

L'EAT-26 è composto da 26 domande che misurano atteggiamenti e comportamenti relativi all'alimentazione, organizzati in tre sottoscale principali. Ogni domanda prevede una risposta su una scala Likert che va da "Mai" a "Sempre."

  • Dieta: Valuta la preoccupazione per il peso corporeo e il controllo dell'alimentazione.
  • Bulimia e comportamento alimentare incontrollato: Esamina i comportamenti impulsivi legati all'alimentazione, come il vomito autoindotto.
  • Autocontrollo orale: Misura l'autocontrollo e la consapevolezza dei comportamenti alimentari.

Ambiti di utilizzo

  • Ambito clinico: L'EAT-26 è utilizzato da professionisti della salute mentale per identificare pazienti a rischio di disturbi alimentari e indirizzarli a trattamenti appropriati.
  • Ricerca: Viene frequentemente impiegato in studi che analizzano i fattori di rischio, la prevalenza e le conseguenze dei disturbi alimentari nelle diverse popolazioni.
  • Ambito scolastico e universitario: L'EAT-26 è utilizzato anche come strumento di prevenzione per rilevare precocemente comportamenti alimentari problematici tra studenti.

Caratteristiche psicometriche

Il Test degli Atteggiamenti Alimentari (EAT-26) ha dimostrato una buona affidabilità e validità in numerosi studi internazionali:

  • Affidabilità: L'EAT-26 presenta un'alta consistenza interna, con coefficienti alfa di Cronbach generalmente superiori a 0,8.
  • Validità: Ha mostrato una correlazione significativa con altre misure di disturbi alimentari, confermandone l'efficacia come strumento di screening.

Conclusione

Il Test degli Atteggiamenti Alimentari (EAT-26) è un importante strumento di screening per rilevare sintomi e comportamenti legati ai disturbi alimentari. Il suo utilizzo consente di identificare e supportare persone a rischio, favorendo interventi tempestivi per migliorare il benessere fisico e mentale.

  • Riferimenti

    Garner, D. M., Olmsted, M. P., Bohr, Y., & Garfinkel, P. E. (1982). The eating attitudes test: Psychometric features and clinical correlates. Psychological Medicine, 12(4), 871-878. doi:10.1017/S0033291700049163.

Chiedi al nostro bot di IA!

Online